Presentazione


Nel 1990 in Val Susa ha mosso i primi passi l’opposizione al treno ad alta velocità e ad un nuovo tunnel sotto le Alpi tra Italia e Francia. Il Movimento è cresciuto negli anni, passando da poche decine di precursori a migliaia di manifestanti. Ha promosso incontri e pubblicazioni, ha raccolto documentazioni e testimonianze, si è collegato con altre opposizioni ed ha riflettuto sugli stili di vita, sulle idee di progresso, sul futuro. Ha dormito poco, ha costruito presìdi, ha litigato talvolta e si è sempre divertito molto. Ci sono ragazzi e donne, nati dal 1991 in poi, che sono sempre vissuti dentro il Movimento. Hanno sfilato nelle manifestazioni in ogni fase della loro crescita: dal pancione materno al marsupio, dal passeggino alla bicicletta con le rotelle, dai pattini alle scarpe n. 45 (considerato l’alto numero di attivisti e di manifestazioni, le notti nei presidi e nei campeggi, è assai probabile che persino qualche concepimento sia avvenuto durante una protesta…).

L’età adulta è arrivata – non voluta – nel 2005. Nell’inverno infatti il Governo ed i promotori dell’opera hanno tentato di aprire i cantieri con la forza e con i militari. Non ci sono riusciti. I valsusini sono stati allora incolpati di avere la sindrome NIMBY (Not In My Backyard, non nel mio cortile: un acronimo inglese per definire chi è favorevole ad un’opera purché si realizzi lontano dalla propria casa).
Per rispondere a quest’accusa abbiamo organizzato negli anni seguenti tre cicli di conferenze cui è stato dato il titolo de “il Grande Cortile”, a rappresentare proprio il contrario del “piccolo orticello personale”. Temi di ampio respiro e relatori qualificati hanno incrementato la consapevolezza della Val Susa. Le serate sono state varie e partecipate. Si è parlato di trasporti, di economia, di energia, di libri, di scuola, di territorio, di decrescita, di pace e di nonviolenza.

Inoltre, nel 2009 siamo stati invitati a convegni progettati da altre associazioni, come “Verso futuri sostenibili e non violenti” e nel 2010 abbiamo aiutato ad organizzare il ciclo “Presidiare la Democrazia” a Torino. Infine, sono ormai decine le serate informative, le conferenze singole, gli incontri a tema, le proiezioni e gli appuntamenti realizzati in tutta la Val Susa e non solo.

L’edizione 2011
Il 2011 è considerato da chi vuole il TAV un anno cruciale. O si realizza almeno qualcosa, qualsiasi cosa, oppure si perderanno i finanziamenti europei e forse l’intero progetto abortirà. Molti - da entrambe le parti - si aspettano un inverno “caldo” come nel 2005-2006 (che fu freddissimo, proprio come questo).
Nel 2011 il Movimento NOTAV compirà 21 anni. Era considerata la maggiore età in Italia fino al 1975. Per festeggiarla e per tenerci pronti, abbiamo organizzato la 4° Edizione de “Il Grande Cortile”. Abbiamo pensato di discutere ancora una volta di economia, di ambiente, di occupazione, di diritti, di giustizia.
Poiché amiamo Fabrizio De André e le sue canzoni sono la colonna sonora della nostra vita, ci è venuto in mente il titolo “Non al denaro non al lavoro né al cielo”. La storpiatura ci è piaciuta, e abbiamo provato a proseguire il gioco. Alcune serate sono quindi state titolate “La stessa ragione del viaggio: viaggiare”, “Girotondo”, “Lavoro che vieni, lavoro che vai”, “Dal letame nascono i fiori”, “Una storia sbagliata”, “Canzone del lavoro perduto” e “Canzone del Padre” (oppure “Piango di lui ciò che mi è tolto”).
Alcuni appuntamenti non sono ancora perfettamente definiti, ed il programma subirà altre modifiche che potranno influenzare, di conseguenza, i versi che abbiamo scelto finora.